martedì 21 agosto 2012

PISA -ambulanza degrado - monitori CRI

Qualche giorno fa tra i miei primissimi post ponevo un quesito:

Una sola ambulanza può contrastare gli episodi violenti, il degrado e le attività criminali? 

Se volete potete leggere il post qui

Il post è stato condiviso su una pagina di facebook di soccorritori (ecco perché il blog ha avuto 180 accessi in 30 minuti) 
Da bravo webmaster e con l'aiuto di "Google Analytics" ho trovato la pagina e ho letto i commenti...


voglio riportare una sintesi:

"Credo sia estremamente difficile." scrive Francesco "Oggi gli equipaggi sono formati al soccorso e non alla mediazione con situazioni difficili... Non credo che i volontari di oggi (a parte qualcuno che per sua professione i doti personali abbia tali capacità) siano preparati per farlo." 

Adriano  sottolinea il pericolo per l'equipaggio "Credo che ognuno dovrebbe fare quello per cui è proposto: per questo genere di interventi ci sono i professionisti abilitati e il solo fatto d'aver una "croce" non ti garantisce che la rissa (o presunta tale) si interrompa....vige sempre la regola dell'autoprotezione!"

 Pietro  si appella alla divisione dei compi e alla normativa "....i Volontari devono fare SOLO i volontari di assistenza sanitaria o di protezione civile, e NON i compiti delle varie forze dell'ordine. Ci sono leggi e circolari (che non avevo mai conosciuto) e si rischia perfino la denuncia.A volte pare che ci sia un pochino di confusione, o di incertezza...."

Lucia evidenza poi come una attività del genere possa essere  contro producente "inopportuno (lasciamo ad ognuno il suo mestiere!), mi sembra anche di difficile attuazione: ci sono zone in cui la sola visione della divisa esacerba l'aggressività (anche verso l'equipaggio) invece che sedarla."

Programmatica Elena che propone una soluzione al problema dell'abuso d'alcol:

 Per mediare conflitti occorre la preparazione necessaria, capirei quindi una postazione informativa e di supporto con personale preparato a "colloquiare" con tipologie difficili. Occorre un aggancio per far avvicinare gli "utenti".
Un progetto stile BOB (prevenzione dell'alcol alla guida) qui pare inutile trattandosi di una zona pedonale, quindi la "scusa " per avvicinare, anzi farsi avvicinare, deve essere idonea alla situazione.
Magari potrebbe essere utile, a monte, una formazione/informazione per gli esercenti pubblici, mi viene in mente un progetto dell'ASCOM che poneva l'accento su fatto che un cliente all'ospedale o in galera è un cliente perso.
Una campagna assai pratica, con l'accento posto sul divieto di fornire alcolici a minori e a persone palesemente ubriache. 
Altrove ha funzionato, anche perchè le normative esistenti vengono applicate. Provate a entrare in un pub inglese con un minore al seguito e potrete notare l'agitazione del barista, in un paese in cui si rischia realmente la licenza. 
Visto che la richiesta di soccorso parte anche dai negozianti potrebbe essere un'idea suddividere e condividere la responsabilità.

Adriano  poi è cristallino (da l'impressione di essere uno che in ambulanza ci sta )
"Il problema è essenzialmente questo: che succede se un volontario si becca un pugno o subisce dei danni fisici?Mi pare che ci sia un limite all'intervento, o no?
....

L'atto eroico (come dice la Tos nel manuale del monitore è un atto che viene svolto autonomamente dal soccorritore e include che possa anche "rimetterci le penne" (per questo si chiama "atto eroico". 
Vediamo di non andare ad infilare il soccorritore in tematiche che nulla hanno a che vedere col soccorso!!!"

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